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Nessuna manifestazione per ricordarla
Mazara del Vallo - L’1 settembre 2004 Denise Pipitone svanisce nel nulla, stava giovando davanti casa, in via La Bruna. Tra indagini e polemiche il giallo è rimasto irrisolto da venti anni e a Mazara non è prevista nessuna manifestazione per ricordarla.
I genitori hanno diffuso un messaggio sui social.
“Dopo vent’anni dal sequestro di nostra figlia – scrivono – non abbiamo nulla da aggiungere più di quanto non abbiamo già detto in tutti questi anni. Nel giorno della triste ricorrenza si rinnova più forte il nostro dolore misto alla rabbia per l’insuccesso nel ritrovamento di Denise e per la mancata giustizia! Questo caso è una delle vergogne italiane: il fallimento assoluto dei poveri d’animo e di senso umano. Non smetteremo mai di chiedere giustizia e verità. Come non dimenticheremo le cattiverie subite: non tutti hanno una coscienza. Al contrario, sentiamo di dover ringraziare i nostri legali, tutti i professionisti che si sono avvicendati negli anni, tutti coloro che ci sono ancora oggi vicini e sperano insieme a noi di sapere dov’è la nostra Denise, diventata figlia di tutta Italia. Siamo convinti che prima o poi i colpevoli pagheranno per il male procurato, sia una pena terrena che divina. I minori scomparsi vanno cercati, non dimenticati! Denise, ovunque tu sia, mamma e papà non smetteranno mai di cercarti e di sperare nel tuo ritorno fino a prova contraria”.
Denise Pipitone avrebbe oggi quasi 24 anni. Non ne aveva quattro il giorno della sua scomparsa. Era il primo giorno di settembre del 2004. La bimba sparì a Mazara del Vallo. Erano le 11 e 45 quando è stata vista l'ultima volta. La sua storia è soprattutto la storia delle ricerche e dei numerosi depistaggi. La verità non è mai stata certa ne probabilmente trovata. Sua madre Piera Maggio ha sempre avuto però la certezza che la figlia sia stata rapita.
La scomparsa
Denise Pipitone è nata il 26 ottobre 2000 dalla relazione tra Piera Maggio e Pietro Pulizzi, anche se all'anagrafe porta il cognome di Tony Pipitone, all'epoca sposato ancora con Piera Maggio. L'ultima volta la piccola è stata vista alle 11,45. Giocava sul marciapiede in via La Bruna con i cugini cha abitano qualche porta dopo l'abitazione di Denise. La zia li ha richiamati. Lei è stata vista l'ultima volta mentre guardava attraverso il cancello la casa della zia. La piccola era affidata a familiari, nonna e zia materne, mentre la madre stava frequentando un corso. Seppe della scomparsa più di mezz'ora dopo. Alle 14 la notizia arriva ai media.
Ricerche e ricostruzioni
Le ricerche scattano immediate, la pista dallla quale gli investigatori partono è familiare. I cani molecolari individuano la presenza di Denise vicino l'abitazione della sorella di Gaspare Ghaleb allora fidanzato di Jessica Pulizzi, sorella della bimba per parte di padre. La ragazza, 17enne, figlia di Anna Corona e di Pietro Pulizzi, è tra le prime sospettate insieme alla madre. Lo stabile in cui sono state sentite le tracce non è lontano da quello della scomparsa. Una delle ipotesi principali è il rapimento nell'ambito familiare con il passaggio della bambina attraverso più persone per far perdere le tracce.
Segnalazioni
In questi vent'anni ci sono state migliaia di segnalazioni da tutta Europa e perfino dal Nord Africa. La prima è dell'ottobre 2004 a a Milano. La guardia giurata Felice Grieco nota una bambina che somiglia a Denise con un gruppo di nomadi in zona Barona/Giambellino. La bimba, filmata, viene chiamata Danas e secondo analisi della sua voce dal video questa sarebbe compatibile con quella di Denise. Nel dicembre 2004 c'è l'intervento di Behgjet Pacolli, magnate e imprenditore svizzero di origini albanesi, che dice di poter contattare i rapitori, ma quando la vicenda arriva alla Procura della Repubblica lui scompare dal caso. Un altro avvistamento a Kos nel 2008, una bimba albanese che parla italiano, ma il test del Dna smentisce che sia Denise. Poi nel sud della Francia, ma anche in varie parti dell'Italia e in Sicilia. L'ultimo recente è quello portato alla ribalta da un programma della Tv russa nel 2021. Olesya Rostova, dice di essere stata rapita dai rom da bambina e di essere in cerca della madre. L'avvocato Giacomo Frazzitta che da sempre segue Piera Maggio viene informato che il gruppo sanguigno non corrisponde. Sempre nel 2021 la procura di Marsala ha riaperto il caso ed è stata chiesta una commissione d’inchiesta parlamentare per analizzare eventuali anomalie e depistaggi. Il caso è però archiviato.
Processi
La pista principalmente battuta rimane quella familiare. Jessica Pulizzi viene processata accusata di concorso in sequestro di minore. Per gli inquirenti avrebbe rapito la bimba per vendetta e gelosia. Avrebbe avuto come complice la madre Anna Corona e Gaspare Ghaleb, l'ex fidanzato. Il processo si svolge fra il marzo 2010 e il giugno del 2013 quando Jessica viene assolta per insufficienza di prove. Secondo l'accusa aveva prelevato Denise e l'aveva portata a casa di Piero Pulizzi per avere la conferma che fosse sua figlia. La condanna è stata confermata in appello e in Cassazione che però ha ritenuto valido e comprovato il movente. Nel frattempo vengono fatti ulteriori accertamente nelle abitazioni dove abitavano all'epoca della scomparsa Anna Corona e le figlie. Si cercano nuovi indizi, in queste abitazioni ma di Denise nessuna traccia.
Piera Maggio
Piera Maggio madre di Denise non ha mai smesso di cercarla e ha da sempre la certezza del rapimento. nelle pagine finali del libro che ha scritto della figlia scrive: "Non mi manchi sempre, solo quando respiro".
Tony Pipitone
A Maggio scorso anche Tony Pipitone chiede la riapertura delle indagini sulla scomparsa di sua figlia. Tony Pipitone, padre non biologico, ma che per 4 anni ha cresciuto come fosse sua figlia Denise, la bambina scomparsa da Mazara il 1 settembre 2004 deposita un’istanza di riapertura del caso al tribunale di Marsala, chiedendo nuove indagini. Pipitone, presidente dell'associazione no profit – i bimbi scomparsi nel cuore – ente del terzo settore, è stato accompagnato dal suo difensore. L'istanza depositata a Marsala è fondata sulle tre relazioni dei consulenti criminologi: Giuseppe Asaro, Antonella Delfino Pesce e Katia Sartori, e su un gran numero di documenti allegati.
Il messaggio del sindaco di Mazara Salvatore Quinci in questo 1 settembre 2024 per Denise
“Il primo settembre è una data che ricorda e rinnova il grande dolore che da 20 anni Piera Maggio, Piero Pulizzi ed i loro familiari vivono costantemente per la scomparsa di Denise Pipitone. Da quel drammatico primo settembre la scomparsa di Denise è avvolta nel mistero e purtroppo ad oggi non sono ancora noti né gli autori del sequestro né purtroppo si hanno notizie della sorte di Denise. Un dolore atroce che solo la famiglia può comprendere appieno ma al quale la comunità di Mazara del Vallo si unisce. Denise è figlia di Piera e Piero ma è figlia di tutta la Città che nonostante tutto spererebbe in un “miracolo” per poterla riabbracciare. ‘Chi sa parli’ è la frase che abbiamo invocato quasi come una preghiera . E sicuramente ci sarà qualcuno che sa e tace. Ma la maggior parte dei mazaresi, la quasi totalità al netto delle “mele marce” che sono ovunque è vicina a mamma Piera ed alla sua famiglia. Ciao Denise ovunque tu sia ti giunga il nostro abbraccio!
Mazara del Vallo - L’1 settembre 2004 Denise Pipitone svanisce nel nulla, stava giovando davanti casa, in via La Bruna. Tra indagini e polemiche il giallo è rimasto irrisolto da venti anni e a Mazara non è prevista nessuna manifestazione per ricordarla.
I genitori hanno diffuso un messaggio sui social.
“Dopo vent’anni dal sequestro di nostra figlia – scrivono – non abbiamo nulla da aggiungere più di quanto non abbiamo già detto in tutti questi anni. Nel giorno della triste ricorrenza si rinnova più forte il nostro dolore misto alla rabbia per l’insuccesso nel ritrovamento di Denise e per la mancata giustizia! Questo caso è una delle vergogne italiane: il fallimento assoluto dei poveri d’animo e di senso umano. Non smetteremo mai di chiedere giustizia e verità. Come non dimenticheremo le cattiverie subite: non tutti hanno una coscienza. Al contrario, sentiamo di dover ringraziare i nostri legali, tutti i professionisti che si sono avvicendati negli anni, tutti coloro che ci sono ancora oggi vicini e sperano insieme a noi di sapere dov’è la nostra Denise, diventata figlia di tutta Italia. Siamo convinti che prima o poi i colpevoli pagheranno per il male procurato, sia una pena terrena che divina. I minori scomparsi vanno cercati, non dimenticati! Denise, ovunque tu sia, mamma e papà non smetteranno mai di cercarti e di sperare nel tuo ritorno fino a prova contraria”.
Denise Pipitone avrebbe oggi quasi 24 anni. Non ne aveva quattro il giorno della sua scomparsa. Era il primo giorno di settembre del 2004. La bimba sparì a Mazara del Vallo. Erano le 11 e 45 quando è stata vista l'ultima volta. La sua storia è soprattutto la storia delle ricerche e dei numerosi depistaggi. La verità non è mai stata certa ne probabilmente trovata. Sua madre Piera Maggio ha sempre avuto però la certezza che la figlia sia stata rapita.
Denise Pipitone è nata il 26 ottobre 2000 dalla relazione tra Piera Maggio e Pietro Pulizzi, anche se all'anagrafe porta il cognome di Tony Pipitone, all'epoca sposato ancora con Piera Maggio. L'ultima volta la piccola è stata vista alle 11,45. Giocava sul marciapiede in via La Bruna con i cugini cha abitano qualche porta dopo l'abitazione di Denise. La zia li ha richiamati. Lei è stata vista l'ultima volta mentre guardava attraverso il cancello la casa della zia. La piccola era affidata a familiari, nonna e zia materne, mentre la madre stava frequentando un corso. Seppe della scomparsa più di mezz'ora dopo. Alle 14 la notizia arriva ai media.
Le ricerche scattano immediate, la pista dallla quale gli investigatori partono è familiare. I cani molecolari individuano la presenza di Denise vicino l'abitazione della sorella di Gaspare Ghaleb allora fidanzato di Jessica Pulizzi, sorella della bimba per parte di padre. La ragazza, 17enne, figlia di Anna Corona e di Pietro Pulizzi, è tra le prime sospettate insieme alla madre. Lo stabile in cui sono state sentite le tracce non è lontano da quello della scomparsa. Una delle ipotesi principali è il rapimento nell'ambito familiare con il passaggio della bambina attraverso più persone per far perdere le tracce.
In questi vent'anni ci sono state migliaia di segnalazioni da tutta Europa e perfino dal Nord Africa. La prima è dell'ottobre 2004 a a Milano. La guardia giurata Felice Grieco nota una bambina che somiglia a Denise con un gruppo di nomadi in zona Barona/Giambellino. La bimba, filmata, viene chiamata Danas e secondo analisi della sua voce dal video questa sarebbe compatibile con quella di Denise. Nel dicembre 2004 c'è l'intervento di Behgjet Pacolli, magnate e imprenditore svizzero di origini albanesi, che dice di poter contattare i rapitori, ma quando la vicenda arriva alla Procura della Repubblica lui scompare dal caso. Un altro avvistamento a Kos nel 2008, una bimba albanese che parla italiano, ma il test del Dna smentisce che sia Denise. Poi nel sud della Francia, ma anche in varie parti dell'Italia e in Sicilia. L'ultimo recente è quello portato alla ribalta da un programma della Tv russa nel 2021. Olesya Rostova, dice di essere stata rapita dai rom da bambina e di essere in cerca della madre. L'avvocato Giacomo Frazzitta che da sempre segue Piera Maggio viene informato che il gruppo sanguigno non corrisponde. Sempre nel 2021 la procura di Marsala ha riaperto il caso ed è stata chiesta una commissione d’inchiesta parlamentare per analizzare eventuali anomalie e depistaggi. Il caso è però archiviato.
La pista principalmente battuta rimane quella familiare. Jessica Pulizzi viene processata accusata di concorso in sequestro di minore. Per gli inquirenti avrebbe rapito la bimba per vendetta e gelosia. Avrebbe avuto come complice la madre Anna Corona e Gaspare Ghaleb, l'ex fidanzato. Il processo si svolge fra il marzo 2010 e il giugno del 2013 quando Jessica viene assolta per insufficienza di prove. Secondo l'accusa aveva prelevato Denise e l'aveva portata a casa di Piero Pulizzi per avere la conferma che fosse sua figlia. La condanna è stata confermata in appello e in Cassazione che però ha ritenuto valido e comprovato il movente. Nel frattempo vengono fatti ulteriori accertamente nelle abitazioni dove abitavano all'epoca della scomparsa Anna Corona e le figlie. Si cercano nuovi indizi, in queste abitazioni ma di Denise nessuna traccia.
Piera Maggio madre di Denise non ha mai smesso di cercarla e ha da sempre la certezza del rapimento. nelle pagine finali del libro che ha scritto della figlia scrive: "Non mi manchi sempre, solo quando respiro".
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