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Processo Herme3. Comminate condanne per complessivi 50 anni e 4 mesi - Palermo Oggi

Marsala | Cronaca

Processo Herme3. Comminate condanne per complessivi 50 anni e 4 mesi

03 Luglio 2024 16:33, di Laura Spanò
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Le condanne riguardano 4 dei sei imputati

Il tribunale di Marsala, presieduto da Alessandra Camassa, ha comminato condanne per complessivi 50 anni e 4 mesi a quattro dei sei imputati del processo scaturito dall’operazione antimafia «Ermes 3» che il 20 giugno 2020 portò all'arresto due persone mentre 13 furono denunciate. L'operazione diede un altro colpo alla rete dei favoreggiatori dell’allora boss latitante Matteo Messina Denaro. La pena più severa 18 anni (quanti ne aveva chiesti il pm De Leo) per Giovanni Antonio Beltrallo.

Condannato a 15 anni invece Melchiorre Vivona, a nove anni e 4 mesi Antonino Stella e otto anni Leonarda Furnari. Il 62enne capomafia castelvetranese Vincenzo La Cascia insieme alla Furnari, è stato assolto «per non aver commesso il fatto» dall’accusa di tentata estorsione, mentre per Domenico Salvatore Zerilli, il Tribunale ha sentenziato il «non doversi procedere» per prescrizione. Il pm De Leo aveva invocato la condanna di tutti gli imputati a complessivi 76 anni di reclusione. I reati a vario titolo contestati dalla Dda di Palermo erano associazione mafiosa, estorsione, detenzione di armi e favoreggiamento della latitanza di Messina Denaro, che inizialmente era uno degli imputati del processo. Gli altri indagati avevano scelto il rito abbreviato e per il loro processo c'è stata pronuncia della Cassazione lo scorso 10 maggio. La seconda sezione della Suprema Corte, accogliendo le richieste della difesa, ha annullato quattro delle sei condanne inflitte, il 5 aprile 2023, dalla quarta sezione della Corte d’appello di Palermo. Due delle quattro condanne sono state annullate con «rinvio» a diversa sezione della Corte d’appello di Palermo per la rideterminazione della pena. La difesa ha, infatti, sostenuto che l’appartenenza a Cosa Nostra di Marco Manzo, condannato a 9 anni, e di Giuseppe Calcagno condannato a 6 anni e 8 mesi, risale agli anni precedenti al 2015, quando, in giugno, entrò in vigore la legge che inaspriva le pene per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso. Per Antonino Adamo, e Vito Genna, la Cassazione ha annullato senza rinvio, per intervenuta prescrizione, le condanne a 2 anni di reclusione ciascuno per favoreggiamento.

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