Processo al postino di Messina Denaro. Andrea Bonafede si difende
Il legale: Ha aiutato inconsapevolmente Messina Denaro. Al massimo sarebbe contestabile il reato di �€�assistenza agli associati�€�.
Ieri nell'udienza a Palermo del processo nei confronti di Andrea Bonafede, il "postino" di Matteo Messina Denaro è stata la volta dell'avvocato Tommaso De Lisi, legale dell'ex dipendente del comune di Campobello di Mazara. Il suo legale ha chiesto l’assoluzione o la condanna per un reato meno grave. La Procura di Palermo ha chiesto 13 anni di carcere per l’operaio Andrea Benafede. Gli contesta l’ipotesi di associazione mafiosa. Secondo l’avvocato Tommaso De Lisi, il dipendente del comune di Campobello di Mazara è innocente. Ha aiutato “inconsapevolmente” Matteo Messina Denaro. Al massimo sarebbe contestabile il reato di “assistenza agli associati”.
Il comune di Campobello si è costituito parte civile, così come quella di Castelvetrano e l’associazione Antonino Caponnetto. Escluse le associazioni Codici Sicilia e Codici Onlus.
Secondo l’accusa, Bonafede non sarebbe stato un semplice favoreggiatore ma una pedina fondamentale dello scacchiere del capomafia per gestire la latitanza.Si occupava di ritirare dal medico Alfonso Tumbarello le ricette mediche per i ricoveri dell'allora latitante.
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