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Cronaca

Lo youtuber trapanese finito in carcere: le accuse

25 Ottobre 2023 13:04, di Laura Spanò
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L'attività eseguita dalla squadra mobile di Rimini

E' finito in carcere con accuse pesantissime il noto youtuber trapanese Favarigna. Il giovane youtuber è seguito da quasi un milione di utenti della Rete. La notizia ha subito fatto il giro del web.

Su di lui accuse pesantissime: violenza sessuale nei confronti di un 13enne, e molestie e minacce nei confronti del ragazzino e della mamma. Favarigna è stato arrestato stamane dagli investigatori della squadra mobile di Rimini.

L'indagine è coordinata dal sostituto procuratore Davide Ercolani. Questa mattina gli agenti della questura di Rimini hanno notificato all'indagato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip riminese Manuel Bianchi. Lo youtuber sarebbe accusato di aver adescato on line il 13enne con più condotte nel tempo, di averlo manipolato fino a compiere atti sessuali e lo avrebbe anche minacciato di morte, arrivando pure a molestarne e minacciarne la mamma.

L'indagato è difeso dall'avvocato Gaetano Vivona del Foro di Trapani. In mattinata c'è stata la perquisizione, e il sequestro di materiale in casa dello youtuber. «Stanno effettuando delle perquisizioni e sequestrando del materiale nella disponibilità del mio assistito - ha precisato stamane Gaetano Vivona - il mio assistito sarà poi accompagnato in carcere a Trapani e qui avverrà l'interrogatorio di garanzia».

Il giovane 21enne avrebbe agganciato il 13enne di cui avrebbe abusato in una chat di gioco on line della Playstation. Secondo le indagini degli investigatori della Mobile la loro 'amicizia' era poi passata nelle chat di una piattaforma dedicata ai giocatori e infine era arrivata nelle conversazioni private. Sempre secondo le indagini, lo youtuber aveva attirato l'attenzione del ragazzino usando i protagonisti di un gioco on line, poi si era fatto pressante fino al punto di andare a Rimini dov'è rimasto una settimana e incontrarlo dal vivo. In un'occasione gli avrebbe estorto prestazioni sessuali in un hotel della città romagnola. Era stata la mamma del ragazzino ad accorgersi di quanto stesse accadendo scoprendo i messaggi molesti sul cellulare del figlio. La donna aveva prima affrontato direttamente il 21enne dicendogli di stare lontano dal figlio poi, aveva sporto denuncia alla Polizia di Stato.

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