Il racconto del medico del pronto soccorso
Il camice bianco ha deposto al processo per la violenza sessuale subita, a Trapani, dalla donna ucraina
Il medico del pronto soccorso dell'ospedale di Trapani che prestò le prime cure a Natalya, questa mattina, ha deposto innanzi al tribunale dove si svolge il processo per la violenza sessuale subita dalla donna ucraina di 44 anni, fuggita dal suo Paese in guerra. Il professionista si è soffermato, in particolare, sulle ferite riportate dalla vittima.
Accusato della violenza è il trapanese Francesco Paolo Anguzza di 37 anni che venne arrestato dagli agenti della Squadra mobile della questura del capoluogo a conclusione di una indagine lampo. Lui, però, difeso dall'avvocato Salvatore galluffo, si è sempre dichiarato estraneo ai fatti che gli vengono contestati. Ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con Natalya, sostenendo che lei era consenziente. Rapporto sessuale confermato dalla stessa vittima, assistita dall'avvocato Fabio Sammartano “Mi ha chiesto di fare una cosa – ha detto la donna ucraina - io ho rifiutato e lui mi ha preso con la forza”. La violenza sessuale si è consumata, lo scorso mese di novembre, alle Mura di Tramontana. Ad incastrare l'imputato le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza collocate nella zona. La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 11 ottobre
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