Ex senatore Antonio D'Alì. Rigettato dalla Cassazione il ricorso presentato dai legali

La Cassazione lo ha bocciato dichiarandolo "inammissibile"

L'ex senatore trapanese Antonio D'Alì, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa mafioso ha avuto rigettato il ricorso presentato contro la condanna per mafia.
L'ex sottosegretario all'Interno di Forza Italia, in atto detenuto nel carcere Opera di Milano, dove si era costituito il 14 dicembre del 2022, ( il giorno prima era diventata definitiva la condanna a sei anni di carcere) ha infatti tentato la carta del ricorso straordinario contro la condanna per mafia.
La settima sezione della Cassazione, presidente Romano Michele, il mese scorso lo ha bocciato dichiarandolo inammissibile con la condanna al pagamento di 3 mila euro alla cassa delle ammende. La difesa ha proposto “ricorso straordinario”, unica strada possibile per tentare di cambiare il corso della giustizia, ritenendo che i supremi giudici avessero sbagliato la valutazione degli atti processuali con conseguente applicazione di una pena illegittima. Il ricorso è infondato. Vale la ricostruzione della Dda di Palermo.

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