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Emergenza idrica. Si rompe la condotta e l'aqua finisce nel mare di Selinunte - Palermo Oggi

Castelvetrano Selinunte | Cronaca

Emergenza idrica. Si rompe la condotta e l'aqua finisce nel mare di Selinunte

14 Agosto 2024 17:42, di Laura Spanò
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A Trapani si parla di fatti di mafia che risalgono ai primi anni '90

Castelvetrano - Oggi ancora una rottura di una condotta idrica, l'ennesima si è verificata nella condotta del Consorzio di bonifica 'Agrigento 3' nella contrada Buffa-Latomie a Castelvetrano. La vicenda è alquanto singolare, l'enorme quantità d'acqua fuoriuscita dalla rottura si è infatti riversata nel fiume Gorgo-Cottone in questo periodo asciutto, che sfocia sotto l'Acropoli del parco archeologico di Selinunte. Così i bagnanti che si trovavano sulla spiaggia si sono ritrovati col fiume quasi in piena. Dal Consorzio fanno sapere che la linea dove è avvenuta la rottura è stata chiusa e, nei prossimi giorni, si interverrà per ripararla. Al momento i mezzi meccanici non possono intervenire perché i terreni attorno sono diventati impraticabili.

Ormai l'emergenza idrica è diventata quasi la barzelletta di questa estate caldissima. Non capita giorno infatti che almeno una condotta idrica non si rompa. Solo ieri è accaduto ad Erice e alla gente di un paio di quartieri è stato chiesto di essere parsimoniosi con l'uso dell'acqua, ma quale quella che comprano da privati?

A Trapani intanto stamane nel corso di una conferenza stampa con sindaco e assessore al ramo si è parlato dei pozzi di Bresciana ad oggi 17 su 18 in funzione. I pozzi però non verranno utilizzati tutti e contemporaneamente, perché se il sistema potrebbe dare problemi. Si è parlato di fatti di mafia e di sequestri che risalgono al 1991, alle cronache del 1999 ed infine è stata comunicata la notizie di una nuova denuncia per un intrusione a San Giovannello. A destare sospetti la tempistica: il danno sarebbe avvenuto il giorno dopo l'inibizione al consumo dell'acqua di due pozzi privati. Le analisi dall'Asp, richieste da Tranchida per incrementare l'approvvigionamento idrico alla città, hanno accertato che l’acqua risulta inadatta al consumo umano e all'uso igienico, nonostante i pozzi siano autorizzati dal Genio Civile. Due le ditte di Trapani, le cui autobotti servivano alberghi, ristoratori e privati del Trapanese con tariffe, nell’ultimo periodo, raddoppiate.

In futuro, i cittadini potranno chiedere il rifornimento al Comune che, a sua volta, garantirà il servizio idrico rivolgendosi anche ai privati e calmierando i prezzi. “Questa procedura garantisce la tracciabilità dell’acquaâ€.

Infine il Sindaco ha annunciato che sta accertando se i pozzi privati possono essere utilizzati per pubblica utilità e sequestrati a chi fino ad oggi ha portato autobotti a pagamento a casa dei trapanesi .

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