Emergenza idrica. Si rompe la condotta e l'aqua finisce nel mare di Selinunte
A Trapani si parla di fatti di mafia che risalgono ai primi anni '90
Castelvetrano - Oggi ancora una rottura di una condotta idrica, l'ennesima si è verificata nella condotta del Consorzio di bonifica 'Agrigento 3' nella contrada Buffa-Latomie a Castelvetrano. La vicenda è alquanto singolare, l'enorme quantità d'acqua fuoriuscita dalla rottura si è infatti riversata nel fiume Gorgo-Cottone in questo periodo asciutto, che sfocia sotto l'Acropoli del parco archeologico di Selinunte. Così i bagnanti che si trovavano sulla spiaggia si sono ritrovati col fiume quasi in piena. Dal Consorzio fanno sapere che la linea dove è avvenuta la rottura è stata chiusa e, nei prossimi giorni, si interverrà per ripararla. Al momento i mezzi meccanici non possono intervenire perché i terreni attorno sono diventati impraticabili.
Ormai l'emergenza idrica è diventata quasi la barzelletta di questa estate caldissima. Non capita giorno infatti che almeno una condotta idrica non si rompa. Solo ieri è accaduto ad Erice e alla gente di un paio di quartieri è stato chiesto di essere parsimoniosi con l'uso dell'acqua, ma quale quella che comprano da privati?
A Trapani intanto stamane nel corso di una conferenza stampa con sindaco e assessore al ramo si è parlato dei pozzi di Bresciana ad oggi 17 su 18 in funzione. I pozzi però non verranno utilizzati tutti e contemporaneamente, perché se il sistema potrebbe dare problemi. Si è parlato di fatti di mafia e di sequestri che risalgono al 1991, alle cronache del 1999 ed infine è stata comunicata la notizie di una nuova denuncia per un intrusione a San Giovannello. A destare sospetti la tempistica: il danno sarebbe avvenuto il giorno dopo l'inibizione al consumo dell'acqua di due pozzi privati. Le analisi dall'Asp, richieste da Tranchida per incrementare l'approvvigionamento idrico alla città , hanno accertato che l’acqua risulta inadatta al consumo umano e all'uso igienico, nonostante i pozzi siano autorizzati dal Genio Civile. Due le ditte di Trapani, le cui autobotti servivano alberghi, ristoratori e privati del Trapanese con tariffe, nell’ultimo periodo, raddoppiate.
In futuro, i cittadini potranno chiedere il rifornimento al Comune che, a sua volta, garantirà il servizio idrico rivolgendosi anche ai privati e calmierando i prezzi. “Questa procedura garantisce la tracciabilità dell’acquaâ€.
Infine il Sindaco ha annunciato che sta accertando se i pozzi privati possono essere utilizzati per pubblica utilità e sequestrati a chi fino ad oggi ha portato autobotti a pagamento a casa dei trapanesi .
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