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Cronaca

Coppia di giornalisti indagata per violenza sessuale su una collega

29 Agosto 2024 08:04, di Redazione
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La pm chiede l'archiviazione

Roma - La notizia è riportata da diverse testate e siti nazionali ed ha dell'incredibile. Nello Trocchia del Domani e la compagna Sara Giudice che ha lavorato a La7 denunciati per un episodio avvenuto a Roma dopo una serata a Trastevere. L’inviato di Domani e la reporter di Piazzapulita su La7 sono indagati ai sensi degli articoli 609 octies e 609 ter. Ovvero di violenza sessuale in concorso con l’aggravante dell’uso di sostanze alcoliche o droga nei confronti della vittima. Ma il pm titolare del fascicolo, ha avanzato richiesta di archiviazione.

La vittima si è opposta e il giudice dovrà prendere una decisione nell’udienza in programma a dicembre. Anche lei è una giornalista e la storia che ha raccontato comincia a Trastevere nel giorno del compleanno di Giudice. I due sono difesi dall’avvocato Grazia Volo.

Dubbi sulla presunta assunzione da parte della vittima della cosiddetta droga dello stupro. La serata in un pub di Trastevere, una bevuta sospetta, poi il presunto agguato sessuale in taxi denunciato da una collega. Nei confronti dei giornalisti Nello Trocchia e Sara Giudice - la procura di Roma ha aperto un’inchiesta per violenza sessuale di gruppo aggravata da sostanze stupefacenti.

Ecco la ricostruzione della serata

La sera del 29 gennaio scorso la giovane si trova in un pub insieme ad altri amici, tra cui Trocchia e Giudice. Nell’occasione beve una birra e due gin tonic. Dopo la mezzanotte, racconta la ragazza, gli altri amici vanno via e Giudice assume atteggiamenti disinvolti, fino a darle un bacio a stampo sulla bocca e passandole della panna sulle labbra. Tanto da suscitare i commenti di Trocchia. Poi la vittima beve un sorso da un bicchiere di whisky ma non è in grado di dire chi gliel’abbia passato. I tre escono dal locale e prendono un taxi per arrivare a San Giovanni in Laterano. Sul sedile Giudice e Trocchia si siedono in modo da lasciarla in mezzo. E poi, secondo le carte giudiziarie, cominciano a baciarla e a palparla. Lei a quanto pare non riesce a reagire. Fino a quando non arrivano sotto casa della coppia. Qui lei, quando sta per salire con loro, ha un momento di lucidità e riesce a riprendere il taxi.

L’auto gialla la riporta a casa dove la ragazza si confida con il compagno. Decide di portare in un laboratorio ad analizzare le sue urine. Il responso è positivo al Ghb, ovvero la droga dello stupro. Ma il controesame della procura dà esito negativo. Una nuova consulenza della difesa però contesta la metodologia utilizzata per il responso. Il pm rigetta la richiesta di analisi del capello fatta dalla vittima. Il tassista viene convocato e interrogato. Riferisce che ha sentito Trocchia chiedere a Giudice il permesso di baciare la ragazza. Che secondo lui «biascicava». Durante gli interrogatori il giornalista di Domani conferma tutto e dice che al momento di andare a casa la ragazza ha cambiato idea. Giudice invece dice che è stata la ragazza a prendere l’iniziativa.

La richiesta di archiviazione

Nella richiesta di archiviazione il pm sottolinea che la vittima era «non in grado di determinarsi» e conclude che gli indagati sarebbero «incorsi in errore in relazione al suo consenso alle condotte oggetto di denuncia». Toccherà ora al giudice delle indagini preliminari sciogliere alcune «ambiguità» nelle investigazioni. (Fonte - Open online - La Repubblica - La Verità)

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