Castelvetrano, minacce di mafia a Preside
Castelvetrano, 10 maggio 2011- La sua colpa è quella di continuare ad operare per fare crescere il senso della legalità tra i giovani. Francesco Fio...
Castelvetrano, 10 maggio 2011- La sua colpa è quella di continuare ad operare per fare crescere il senso della legalitàtra i giovani. Francesco Fiordaliso, preside del Liceo Classico di Castelvetrano, uomo da sempre impegnato nel sociale, ha ricevuto una busta inviata dalla Germania con minacce di morte. Un avvertimento di chiaro stampo mafioso che la Polizia di Stato, a cui Fiordaliso ha presentato denuncia contro ignoti, collega all'attivitàdel preside. Fiordaliso, infatti, nella sua scuola ha ospitato diverse iniziative antimafia,tra cui la presentazione di un libro di Giacomo Di Girolamo su Matteo Messina Denaro, il potente boss mafioso latitante castelvetranese, oltre che una conferenza con l'ex Pm di Milano Gherardo Colombo. Iniziative di legalitàche, dal tono delle minacce, non sono piaciute a settori della cittàlegati alla mafia. Al preside castelvetranese è giunta una nota di solidarietàda parte del presidente del consiglio provinciale Peppe Poma che sottolinea come sia con" preoccupante cadenza che ignoti malviventi continuano a porre in essere la loro intimidatoria attivitàcontro la S.V. così profondamente impegnata a combattere la corruzione, l’illegalitàe soprattutto a spiegare, in particolare ai più giovani, il più intimo quanto negativo significato della parole mafia e criminalitàmafiosa, educandoli a combattere e ad evitare ogni possibile forma o atteggiamento di mafiosità... Non è possibile – aggiunge il Presidente del Consiglio Provinciale – che fatti così inquietanti, giàin passato ed in altre forme subiti, possano continuare a mettere in discussione la serenitàdella S.V. sol perché, con impegno e formidabile coerenza e costanza, continua ad utilizzare l’arma della parola per dare un fattivo e concreto contributo alla crescita culturale del territorio di Castelvetrano e dell’intera provincia di Trapani. Nella convinzione comunque – conclude Peppe Poma - che queste ulteriori vili azioni messe in atto nei suoi confronti non serviranno ad arrestare la sua incisiva e determinata azione di grande insegnamento e di civile educazione, voglia accettare i sensi della mia rinnovata stima.
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