Caporalato e lavoro sommerso. Imprenditori denunciati elevate ammende per oltre 82 mila euro

Sei le aziende controllate, 4 quelle irregolari

I carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Trapani hanno scoperto quattro aziende agricole irregolari. Denunciati gli imprenditori titolari delle aziende risultate irregolari. L'attività ha riguardato Trapani e provincia.
L’attività di monitoraggio è  culminata nel provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale dove sono stati riscontrati gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per aver occupato “in nero” oltre il 10 per cento dei lavoratori. Elevata una sanzione aggiuntiva di 3.700 euro impedendo – così alla ditta di continuare a lavorare in circostanze di illegalità nelle posizioni lavorative dei propri dipendenti. Sono state, elevate ammende per  82.317,76 euro e sanzioni amministrative per un totale di 7.800 euro.
I militari dell’Arma, infatti,  avrebbero riscontrato la mancata formazione e informazione dei lavoratori, la mancata sorveglianza sanitaria e la mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale. Accertata anche la presenza di due lavoratori in nero – di cui uno extracomunitario – su 24 dipendenti monitorati di cui anche un minore extracomunitario. A finire sotto l’attività ispettiva dei Carabinieri specializzati nella tutela del lavoro, sono state 6 imprese nel settore agricolo, di cui 4 risultate irregolari.
L'attività messa in atto rientra nell'ambito del contrasto del triste fenomeno del caporalato e l’abuso del lavoro sommerso, che caturiscono dallo stato di bisogno da parte di alcune fasce di cittadini più deboli, nell’ambito del più ampio piano nazionale della lotta al sommerso disposto a livello centrale.

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