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"Falso nei bilanci di 4 anni" l'accusa della Procura
(Fonte gds.it) "Falso materiale commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico". È l'accusa della Procura di Palermo nei confronti del sindaco Leoluca Orlando e altre 23 persone fra ex assessori e dirigenti di Palazzo delle Aquile. I magistrati indagano sui bilanci comunali di quattro anni, fra il 2016 e il 2019, tutti i 24 coinvolti sono stati iscritti nel registro degli indagati.
Le accuse
Secondo la Procura: “I pubblici ufficiali sottoscrivevano e inviavano all’ufficio Ragioneria generale delle schede di previsione di entrate sovrastimate (tenuto conto dei dati - a loro noti - degli effettivi accertamenti delle entrate nelle annualità precedenti (...) così inducendo in errore il consiglio comunale di Palermo sulla verità dell'atto, determinandolo ad adottare la deliberazione con la quale veniva approvato il bilancio di previsione".
Le irregolarità su cui la magistratura vuole vederci chiaro riguardano l’ufficio del condono edilizio a quello dei tributi, ma anche risorse patrimoniali e politiche abitative.
I nome degli indagati
Luciano Abbonato, Lucetta Accordino, Carmela Agnello, Cosimo Aiello, Marcello Barbaro, Bohuslav Basile, Leonardo Brucato, Roberto D’Agostino, Paola Di Trapani, Salvatore Di Trapani, Giovanni Carlo Galvano, Antonino Gentile, Mario Li Castri, Gabriele Marchese, Marco Mazzurco, Vincenzo Messina, Antonino Mineo, Luigi Mortillaro, Leoluca Orlando, Sebastiano Orlando, Sergio Pollicita, Paolo Porretto e Daniela Rimedio.
Reazioni politiche
«Saranno i giudici a stabilire le eventuali responsabilità penali del sindaco Orlando e delle altre persone indagate dalla procura di Palermo per possibili irregolarità nei bilanci e fino ad allora vale come per tutti la presunzione di innocenza. Ma è evidente che vi è un problema tutto politico nel momento in cui il Comune si avvia al dissesto finanziario ed è già da tempo in totale dissesto funzionale. Lo diciamo da tempo e torniamo a ribadirlo: è ora di votare la sfiducia. O si è con Palermo o si è con Orlando. O si firma e vota la sfiducia o si è contro la città». Lo affermano il capogruppo della Lega in Consiglio comunale Igor Gelarda e la deputata regionale e consigliera Marianna Caronia.
Secondo la Procura: “I pubblici ufficiali sottoscrivevano e inviavano all’ufficio Ragioneria generale delle schede di previsione di entrate sovrastimate (tenuto conto dei dati - a loro noti - degli effettivi accertamenti delle entrate nelle annualità precedenti (...) così inducendo in errore il consiglio comunale di Palermo sulla verità dell'atto, determinandolo ad adottare la deliberazione con la quale veniva approvato il bilancio di previsione".
Le irregolarità su cui la magistratura vuole vederci chiaro riguardano l’ufficio del condono edilizio a quello dei tributi, ma anche risorse patrimoniali e politiche abitative.
Luciano Abbonato, Lucetta Accordino, Carmela Agnello, Cosimo Aiello, Marcello Barbaro, Bohuslav Basile, Leonardo Brucato, Roberto D’Agostino, Paola Di Trapani, Salvatore Di Trapani, Giovanni Carlo Galvano, Antonino Gentile, Mario Li Castri, Gabriele Marchese, Marco Mazzurco, Vincenzo Messina, Antonino Mineo, Luigi Mortillaro, Leoluca Orlando, Sebastiano Orlando, Sergio Pollicita, Paolo Porretto e Daniela Rimedio.
«Saranno i giudici a stabilire le eventuali responsabilità penali del sindaco Orlando e delle altre persone indagate dalla procura di Palermo per possibili irregolarità nei bilanci e fino ad allora vale come per tutti la presunzione di innocenza. Ma è evidente che vi è un problema tutto politico nel momento in cui il Comune si avvia al dissesto finanziario ed è già da tempo in totale dissesto funzionale. Lo diciamo da tempo e torniamo a ribadirlo: è ora di votare la sfiducia. O si è con Palermo o si è con Orlando. O si firma e vota la sfiducia o si è contro la città ». Lo affermano il capogruppo della Lega in Consiglio comunale Igor Gelarda e la deputata regionale e consigliera Marianna Caronia.
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