Cronaca

Un omicidio premeditato da tempo quello messo in atto da Angelo Reina

Lunedì l'autopsia

Redazione

È un delitto che preparava da tempo quello che ha commesso Angelo Reina, uccidendo a colpi dicarabina calibro 22 l’ex compagna Marisa Leo. L’uomo si è poi ucciso in un luogo distante quasi 70 km con la stessa arma. È quanto emerge dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Trapani.

Reina, nelle ultime settimane, aveva noleggiato un’auto al cui interno la polizia ha trovato altri proiettili della stessa arma utilizzata per uccidere la donna. A bordo della Porsche Cayenne utilizzata la sera dell’omicidio-suicidio, invece, i poliziotti hanno trovato sia la carabina che unapistola, armi non legalmente detenute. È stato lo stesso Reina a chiamare Marisa Leo e a darle un appuntamento nel luogo del delitto.

Reina aveva anche fatto pedinare l’ex compagna con un investigatore privato, che si è recato in Questura a rivelare il particolare, fornendo nuovi dettagli all’indagine. Per esempio chiarire perché la coppia che si era riappacificata, con tanto di viaggio insieme al Vinitaly dove la donna halavorato per le cantine 'Colomba biancà, dopo che lei ha ritirato la querela nel gennaio 2022 che aveva fatto aprire un processo a carico dell’uomo. A giugno sarebbero sorti nuovamenteproblemi nella coppia. Dettagli che servono a riempire di particolare un quadro che è già chiuso, giudiziariamente, con il suicidio dell’omicida. A questo servirà anche l’autopsia in programma per lunedì.

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