Assolto anche in appello Paolo Genco, presidente dell’ente di formazione Anfe. La corte presieduta da Raffaele Malizia ha assolto anche Baldassare Di Giovanni, titolare della società la Fortezza, ritenuto socio occulto di Genco e difeso dall’avvocato Giovanni Di Benedetto, Tiziana Paola Monachella, responsabile dell’Anfe di Castelvetrano difesa dall’avvocato Cinzia Calafiore, Aloisia Miceli, direttore amministrativo dell’ente difesa dagli avvocati Roberto Mangano e Miriam Lo Bello, e Rosario Di Francesco direttore della Logistica della delegazione regionale Sicilia Anfe. Genco, invece, era assistito da Massimo Motisi.
Secondo l’accusa, il presidente dell’ente avrebbe ottenuto finanziamenti non dovuti e utilizzato i soldi dell’ente di formazione per fini personali. Ottanta dipendenti dell’Anfe si erano costituiti parte civile al processo. L’Anfe travolto dall’inchiesta è fallito. Un centinaio di persone persero il lavoro e 80 dipendenti si costituirono parte civile. Quell'inchiesta provocò il crac dell’Ente di formazione. La Regione dopo la notizia dell'indagine ritirò l’accreditamento all’ente e da lì in poi niente finanziamenti. Ora la nuova sentenza di assoluzione.