Politica

Tar respinge ricorso di Miceli per presunte irregolarità al voto

Miceli era uno dei candidati alla carica di sindaco

Il Tar della Sicilia ha rigettato il ricorso presentato da Maurizio Miceli in merito a presunte irregolarità e anomalie nelle operazioni di votazione per il rinnovo del Consiglio comunale di Trapani e l'elezione del sindaco.

L'esponente di Fratelli d'Italia, oggi consigliere comunale, era uno dei candidati alla carica di primo cittadino nell'ultima tornata elettorale che ha sancito la riconferma di Giacomo Tranchida a sindaco del capoluogo con il 40 per cento di consensi.

Maurizio Miceli, in qualità di candidato sindaco non eletto e di elettore, rappresentato dall'avvocato Andrea Nicosia, aveva chiesto l'annullamento dei risultati elettorali relativi alla elezione diretta del sindaco e del Consiglio comunale di Trapani tenutesi il 28 e 29 maggio. Nonchè l'annullamento della proclamazione di Giacomo Tranchida alla carica di sindaco avvenuta il 31 maggio e di quella di tutti i consiglieri comunali eletti avvenuta il 22 giugno 2023-

Nel ricorso, venivano denunciate “irregolarità e violazioni di legge verificatesi nei seggi durante le operazioni elettorali, nonché all’atto di scrutinio delle schede”. Il Tribunale amministrativo oltre a rigettare il ricorso, ha condannato Maurizio Miceli al pagamento delle spese di giudizio e degli oneri accessori.

Oltre quello di Maurizio Miceli era in discussione al Tar anche il ricorso di Giovanna Romano, prima dei non eletti nella lista denominata “Amo Trapani”. Ricorso dichiarato inammissibile

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