Ma partiamo da Zummo. Ad agosto scorso la Procura Anti corruzione albanese di Tirana ha segnalato ai Pm di Palermo di aver bloccato un conto aperto dell’imprenditore in una banca greca a Tirana con 19 milioni di euro provenienti da istituti di credito svizzeri. Ad aiutare Zummo a occultare il denaro sarebbe stato Fabio Petruzzella, commercialista palermitano che risiede a Milano, pure arrestato.
Sono risultate decisive le intercettazioni a suo carico. Anche lui avrebbe aperto un conto in Albania . Nell’ambito dell’inchiesta , che ha scoperto oltre ai 19 milioni del conto albanese , disponibilità economiche riconducibili a Zummo per milioni di euro in altri istituti di credito, la Dia ha eseguito un maxisequestro . Nel registro degli indagati è presente anche il figlio del costruttore, Ignazio.
L’inchiesta coinvolge un gruppo di albanesi che avrebbero aiutato Zummo e i suoi complici nelle loro operazioni finanziarie – le misure restrittive nei loro confronti sono state disposte dalla procura di Tirana – e Daniele Castagalli , indagato dalla Procura di Napoli nell’ambito di un’altra indagine è stato sottoposto a fermo dalla Procura partenopea.
L’inchiesta palermitana è coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Marzio Sabella.
I rapporti burrascosi con la giustizia di Zummo risalgono al periodo in cui Falcone era ancora in vita e che indagò l’imprenditore. Zummo venne condannato in primo grado a 5 anni per favoreggiamento e associazione mafiosa e poi successivamente venne assolto in appello.