Le cinque salme dei migranti trovati morti sulla spiaggia di Marinella di Selinunte sono stati trasferite nell'obitorio dell'ospedale 'Vittorio Emanuele II' di Castelvetrano. L'ispezione cadaverica è stata effettuata dal medico legale Tommaso Lipari.
Alle operazioni di recupero hanno collaborato i vigili del fuoco presenti sul posto. Una squadra di cinque sommozzatori dei vigili del fuoco, con gommoni e acquascooter, si sono uniti alle motovedette di Guardia Costiera e Guardia di Finanza nelle ricerce dei dispersi che erano a bordo di una barca con circa sessanta persone e che si è arenata di fronte alla spiaggia di Marinella Di Selinunte, dove sono stati recuperati i corpi di cinque ragazzi. Sono tutti giovani, maschi, e non ci sarebbero bambini tra le persone che hanno effettuato il viaggio con il piccolo natante partito tre giorni fa dalla Tunisia.
A bordo del vecchio peschereccio partito giovedì mattina alle 4 da Mahdia in Tunisia che poi si è arenato nei pressi della foce del fiume Belice, c'erano una 60ina di persone tra cui anche due ragazze. A bordo dell'imbarcazione stamane sono saliti gli agenti della polizia scientifica per recuperare il timone. Col supporto dei vigili del fuoco nella cabina di comando hanno tranciato il timone e lo hanno posto sotto sequestro per i rilievi alla ricerca di eventuali impronte digitali di chi conduceva la barca. Stamattina i vigili del fuoco avevano trovato all’interno del natante 5 bidoni pieni di nafta e una bombola del gas.