Cronaca

Incidente mortale sul lavoro Casteldaccia, la prima ricostruzione

Sul luogo in cui sono morti cinque operai è arrivato anche il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio

Laura Spanò

Gli operai sarebbero stati colti da malore uno dietro l’altro calandosi in un tombino dell’impianto fognario. Dopo che il primo operaio è rimasto nel sottosuolo senza venir fuori, gli altri si sarebbero calati per capire cosa stesse succedendo. Il settimo componente della squadra, non vedendo uscire i colleghi, ha dato l’allarme. Quattro vittime sarebbero operai della Quadrifoglio di Partinico, tra di loro figurerebbe anche il titolare della ditta; il quinto sarebbe un lavoratore interinale dell’Amap.

Le indagini sulla strage sul lavoro a Casteldaccia sono soltanto alle primissime battute, gli inquirenti stanno cercando di ricostruire cosa possa essere accaduto agli operai che stavano lavorando alla rete fognaria.Sarebbero due le ipotesi: l'inalazione di gas o un cedimento strutturale. A dirlo è il segretario della Cgil siciliana, Alfio Mannino, appena arrivato a Casteldaccia.

Sul posto si trova anche il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio. Gli esami sull'operaio che si trova attualmente ricoverato in ospedale potrebbero fornire importanti elementi sulle cause dell'incidente che per i suoi colleghi si è rivelato fatale.

«Non è ancora chiaro per quale motivo gli operai fossero dentro la vasca», spiega Antonio Bertucci dei vigili del fuoco. Si tratta di un impianto di sollevamento di acqua reflue dell'Amap, che si occupa della rete fognaria. Quando si tratta di acque reflue diversi elementi possono provocare un'intossicazione, dal metano all'idrogeno solforato».

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