Erice - Si trova allocato nel Palazzo degli Ulivi, all'interno della Cittadella della Salute ad Erice stiamo parlando del Cuav, ovvero Centro per Uomini autori o potenziali autori di violenza di genere Trapani. La struttura è aperta da pochi giorni, ma già sono 15 le richieste di aiuto da parte di uomini di ogni età per imparare a non maltrattare e/o usare violenza. Del resto in provincia di Trapani il reato di maltrattamenti o violenze di genere in famiglia, rimane tra quelli con la più alta percentuale, lo dicono i dati forniti dalle forze dell'ordine.
Lo sportello Cuav, è finanziato dall’assessorato regionale della Famiglia e Politiche sociali e gestito dal Centro italiano per la mediazione familiare. È un punto di ascolto dove “un particolare comportamento degli uomini sulla violenza di genere o comportamenti con natura illecita ma non di carattere penale troveranno finalità riparative, insieme a una importante funzione di prevenzione” - spiega il direttore generale dell’Asp Ferdinando Croce.
Il Cuav è anche un centro dove uomini o ragazzi senza alcuna condanna ma di loro spontanea volontà, possono recarsi e rivolgersi per intraprendere un percorso e imparare ad autocontrollarsi nei modi di fare e dire. Ad aiutarli e ad accompagnarli in questo iter, ci sarà un pool di esperti e psicologi. Dietro la nascita di questa struttura ci sta un lavoro di rete ed un protocollo di intesa per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere e domestica che ha visto tra i firmatari, il direttore Croce per l’Asp, i Tribunali di Trapani e Marsala con i presidenti Alessandra Camassa e Daniela Troja, le Procure di Trapani e di Marsala con i procuratori Gaetano Paci e Fernando Asaro, l’Ufficio locale di Esecuzione penale esterna con Rosanna Provenzano. Presente anche il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli.