Ieri in Israele è stato registrato un numero record di 1.263 malati gravi ricoverati negli ospedali , questo nonostante la quinta ondata di Covid pare essere entrata nell'ultima settimana in una fase di calo graduale. I dati sono stati resi noti dal ministero della Sanità.Nella giornata di ieri si sono sfiorati i 40.000 contagi , ossia il 29% dei tamponi realizzati.
Dall'altro lato il tasso di contagio R continua a decrescere ed è adesso a 0,86 , elemento che induce i responsabili della sanità ad un ottimismo seppur cauto . La fine di questa ondata , con il ritorno ad un numero contenuto di persone contagiate, è prevista adesso per l'inizio di marzo. " Poichè la variante Omicron contagia anche i vaccinati - ha spiegato il Direttore generale del ministero della Sanità , Nahman Ash- quel pass ha perduto la propria efficacia nella maggior parte dei locali e adesso sarà richiesto solo in quelli a rischi elevato ". Motivo per cui da domani saranno in vigore numerose esenzioni per il green pass.
Ash ha tenuto ad aggiungere che Israele tiene sotto stretto controllo anche la variante BA2. " Vediamo che si diffonde in diversi Paesi al mondo e che quest'ultima rallenta o ferma il declino della pandemia . Per il momento - ha aggiunto- pare che questa specifica variante non coolpisca quanti si siano ammalati di Omicron di recente".
Il ministro della Sanità ha anche confermato che negli ultimi giorni in Israele si sono avuti 50-60 decessi al giorno . " In generale parliamo di persone anziane che soffrivano di patologie pregresse" ha detto. Complessivamente dall'inizio della pandemia , in Israele si sono avuti 9.193 decessi.