Marsala, 28 maggio 2011-La zona collinare a confine tra Brescia e lâestremità meridionale del lago dâIseo, in una sconfinata distesa di pregiati vitigni che rendono esclusivi i prodotti della spumantistica italiana. Eâ stato il territorio della Franciacorta la nuova tappa del 6° viaggio â studio dellâAssoenologi Sicilia. Dal 12 al 15 maggio il gruppo di enologi siciliani ha potuto conoscere meglio le tipicità delle aziende vitivinicole e dei vigneti che hanno seguito un repentina evoluzione negli ultimi decenni consentendo di raggiungere sempre migliori risultati nel prodotto finale. Oggi, in Franciacorta (chiamata così per la presenza della Curtes Francae cioè quelle comunità di monaci benedettini che si sono insediati in questi territorio per istruire i contadini a coltivare le terre) si concentrano le aziende di spicco nella produzione di spumanti italiani. Allâinterno di un paesaggio suggestivo, con la presenza di torri medievali e ville patrizie è possibile scorgere uno sconfinato vigneto coltivato principalmente a Chardonnay, tipologia impiegata nella produzione dei vini base delàFranciacorta Docg, ma anche a Pinot Nero e Bianco, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, Merlot. Qui le cantine storiche, diventate moderne cattedrali di tecnologia enologica, producono le diverse tipologie di Fraciacorta ma anche la Curtefranca doc Bianco e Rosso, Sebino Igt e i vini fermi della Franciacorta. Lâitinerario del viaggio-studio degli enologi siciliani si è concentrato, nella prima giornata, in alcune importanti aziende come la Bellavista, Quadra e Mirabella. Nella seconda giornata il gruppo Assoenologi ha fatto visita al centro di ricerca e sperimentazione di Riccagioia. Un luogo in cui si concentrano tutte le attività che danno impulso al settore vitivinicolo. Il centro di Riccagioia si avvale di una strutturata location in grado di ospitare attività didattiche e di laboratorio, con sofisticate strutture a disposizione e un ampio campo sperimentale. Tappa successiva è stato il Consorzio Oltrepò Pavese, dove il presidente Paolo Massone e lâenologo Carlo Casavecchia, hanno presentato le caratteristiche del territorio che comprende ben tredicimila ettari, e lâintensa attività di promozione dei prodotti che il consorzio sta seguendo.àSuccessivamente è stata fatta visita alla Cantina Sociale Terre dâOltrepò che lavora un terzo della produzione della doc. Il tour della seconda giornata è terminato con la visita alla tenuta âIl Boscoâ della famiglia Zonin. A ricevere gli enologi siciliani è stato il collega Piernicola Olmo. Con i suoi 152 ettari di vigneto in produzione la tenuta Il Bosco è la seconda dellâOltrepò pavese, garantendo la supremazia de vitigni principi del territorio come Bonarda e Barbera. La terza ed ultima giornata del viaggio studio dellâAssoenologi Sicilia ha toccato il territorio veneto con la visita presso la Cantina di Soave, che con i suoi 6.000 ettari di vigneto, controlla la maggior percentuale dei vigneti doc confermando la capillare presenza dellâazienda sul territorio. Un vero grande esempio di evoluzione della tradizionale cantina nella logica di una produzione di grandi numeri. âUnâaltra importante esperienza di formazione e confronto che lâassociazione è sempre pronta a proporre agli enologi e agli enotecnici siciliani. Ãunâattività in cui credo per la possibilità di prendere spunto dalle esperienze altrui e poterle adattare nel nostro territorioâ â ha dichiarato il presidente Carlo Ferracane, commentando la conclusione di questa positiva esperienza.
Assoenologi Sicilia alla scoperta di Franciacorta
Marsala, 28 maggio 2011-La zona collinare a confine tra Brescia e lâestremità meridionale del lago dâIseo, in una sconfinata distesa di pregiati ...
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