Italia

A Bressanone le Arpie vincono la Supercoppa 2024

Le ericine la spuntano contro SSV Brixen e conquistano la terza Supercoppa Italiana

Laura Spanò

Bressanone - Le Arpie vincono e portano a casa la Supercoppa 2024, vincendo contro le altoatesine della SSV Brixen, dopo la beffa scudetto dello scorso anno. Nulla possono le avversarie contro il manipolo agli ordini del tecnico Ignacio Aniz Legarra Inaki che non si è lasciato per nulla intimorire. L'handball Erice vuole la SuperCoppa e alla fine la ottiene.

Complimenti alle ragazze, allo staff tecnico, e a quanti stanno dietro la società per questo ennesimo trofeo, che servirà sicuramente da sprone per la nuova stagione sportiva 2024/25.

Da Bressanone dall'ufficio stampa

La AC Life Style Handball Erice supera meritatamente Brixen e alza per la terza volta consecutiva la Supercoppa Italiana. Impresa che era riuscita, in precedenza, soltanto a Conversano (2014-2016) e Salerno (2020-2022). E’ un ulteriore passo avanti, che consacra l’Handball Erice come protagonista assoluta della pallamano femminile nazionale. Per Antonella Coppola, dettaglio utile per gli statistici, è la settima vittoria personale in questa manifestazione.

SSV Brixen-Handball Erice 21-30 (10-14)

SSV Brixen: Unterweggher, Ricner, Schatzer, Vegni 2, Lucarini 4, Hilber 3, Babbo4, Zizzo 3, Nothdurfter 2, Habicher 3, Oberofer, Luchin, Hofer, Dicarlantonio,Gamper. All. Lukas Waldner

AC Life Style Handball Erice: Benincasa, Bernabei 2, Coppola 1, Cozzi, Di Prisco1, Ekoh 10, Iacoviello, Losio 3, Masson, Pintopereira, Pessoa 8, Priolo, Ramazzotti,Rios, Tarbuch 5. All. Ignacio Aniz Legarra Iñaki.

Arbitri: Francesco Simone e Pietro Monitillo.

La capitana Lorena Benincasa sorride. Può sorridere, alzando al cielo la Supercoppa Italiana: le Arpie, con orgoglio, rappresentano Erice e Trapani. Sarà anche banale ricordarlo, ma se vincere è difficile, ancora di più lo è ripetersi. E’ un trofeo che costituisce il miglior viatico per la stagione appena iniziata. Che sia, poi, giunto, vincendo contro Brixen, capace di strappare in finale lo scudetto all’HE nella stagione scorsa, regala un sapore ancora più dolce a questo pomeriggio.

CRONACA

Pinto Pereira para un rigore, Ekoh sblocca il risultato, Losio raddoppia e Pessoa regala il terzo gol. L’inizio della gara è un monologo delle Arpie, ma nessuno s’illude che possa essere un pomeriggio in discesa. Le giovani padroni di casa hanno il “dna” delle lottatrici e sono sostenute da un pubblico caloroso. Non possono essere due squadre al meglio della forma, per ovvi motivi, ma la volontà di Bressanone è quella di correre, mettendo a frutto il sacro fuoco della gioventù. Lukas Waldner, tecnico delle altoatesine chiama il primo timeout sul 5-1 per le Arpie: è il segnale che il suo“piano partita” non sta trovando la traduzione sperata. Nonostante le difficoltà, Bressanone si mantiene a galla, e al giro di boa della prima frazione è 8-4 a favore dell’AC Life Style: parziale impreziosito del pallonetto di Giulia Losio che scava il divario a “+5” (9-4). La maggiore fisicità e l’esperienza delle Arpie le sospingono a mantenere la distanza di sicurezza dalle avversarie anche nella seconda metà del primo tempo (10-14).

L’inizio del secondo tempo è equilibrato, con l’AC Life Style che, però, non commette l’errore di abbassare la guardia (13-19, tre sigilli di Tarbuch nel frangente, 7’). Potrebbe essere la fuga decisiva, ma Brixen non ha alcuna intenzione di mollare e tenta con forza di rientrare (20-23, 18’). La reazione mentale delle Arpie è significativa e gli ultimi cinque minuti iniziano sul “+5” (20-27). Si accarezza l’idea di festeggiare il traguardo da vincenti e la prima gioia arriva davvero. Le Arpie cisono ancora.

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