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Nuova maximulta all'Ente acquedotti siciliani: "bollette poco chiare su quanto pagare" - Palermo Oggi

Trapani | Cronaca

Nuova maximulta all'Ente acquedotti siciliani: "bollette poco chiare su quanto pagare"

23 Agosto 2024 09:25, di Laura Spanò
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All'Eas era stata già comminata una multa di 1,2 milioni di euro

Trapani - L'Autorità Garante della concorrenza e del mercato da ragione a Federconsumatori Sicilia che aveva contestato l'operato dell'azienda EAS. Con la decisione numero “31310 del 30 luglio 2024” infatti, l'AGCM, ha confermato la fondatezza delle accuse mosse da Federconsumatori Sicilia contro l'Eas, in atto in liquidazione coatta.

Federconsumatori con un esposto del 29 aprile 2022, aveva denunciato le pratiche commerciali scorrette adottate dal Eas dando voce a numerose segnalazioni provenienti da utenti residenti nelle province di Trapani e Messina.

Il provvedimento dell'AGCM, sottolinea che Eas non ha rispettato il diritto di prescrizione breve per i crediti relativi ai consumi fatturati dopo il 1 gennaio 2020, per il quale il termine di prescrizione era di due anni dalla data di emissione della bolletta. Questa condotta già sanzionata in precedenza con una multa complessiva di 1,2 milioni di euro ha indotto l'autorità a prevedere ulteriori sanzioni all'azienda. Invece di accettare il giudizio dell'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, Eas ha fatto ricorso al Tar Lazio e ha inviato agli utenti una seconda comunicazione che secondo l'Eas, risolveva le criticità evidenziate dall'Agcm, tornando a chiedere il pagamento delle bollette prescritte. Federconsumatori Sicilia ha contestato questa seconda richiesta e l'Autorità ha dato per l'ennesima volta torto all'Eas, e ragione a Federconsumatori Sicilia e di conseguenza agli utenti, perché l'azienda in liquidazione continua a non fornire i dati e gli elementi necessari ai consumatori per verificare l’entità e l'effettività di quanto dovrebbero pagare. Eas, infatti, non fornisce né la lettura dei contatori dell'acqua, né un calcolo dei consumi verificabile dall'utente, né spiega per quale motivo la prescrizione breve dei due anni dovrebbe essere interrotta.

Il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa: "Quello che ci interessa è che l'Autorità ha ribadito nuovamente che la nostra tesi era corretta".

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